Camillo Barrett,
rientrato in Italia da Montevideo nel 1876, si inserì facilmente nella vita pubblica genovese, essendo Viceconsole della Repubblica Uruguayana a Genova e corrispondente del giornale “L’Italia Nuova”.
Motivi famigliari lo spinsero a concentrare le proprie attività nel tortonese, dove fu tra i primi industriali a dedicarsi con alacrità e criteri
moderni all’industria; fondò e diresse una della prime anonime per l’esercizio della distilleria in Tortona, trasformò più tardi il suo mulino in una fabbrica per la raffineria dello zolfo (Articolo del 'Popolo Dertonino' del 13 giugno 1909) e associò a queste aziende il primo Consorzio Agricolo Tortonese
Fu fondatore nel 1911 della benemerita “Cassa di Risparmio di Tortona”, come ricorda ancora oggi la targa esposta nell’atrio della ormai ex Cassa di Risparmio di Tortona. Anche nelle
attività sociali, Camillo Barrett seppe distinguersi per le sue opere. Nel 1894 fu fondatore, tra i più attivi,
del Circolo di Lettura di Tortona. Nel 1891 fu eletto Consigliere Comunale di Tortona,
carica che aveva già ricoperto in precedenza per il Comune di Volpeglino. Inoltre, fu Presidente e fondatore della sezione tortonese della Lega Navale Italiana e fu socio fondatore e poi onorario del Club Italo-Americano a Genova. In considerazione di questi suoi contatti e affinità, fu eletto membro per l’esposizione italo-americana, che si tenne a Genova nel 1892 a commemorazione dei 400 anni dalla scoperta dell’America.
Camillo Barrett fu membro dell’Associazione per la propagazione del Volapuk, lingua artificiale ausiliaria
realizzata tra il 1879 e 1880 da Johann Schleyer, sacerdote cattolico del Baden (Germania),
che affermò “di essere stato chiamato da Dio, in sogno, a inventare una lingua internazionale”.
L’Esperanto, nato nel 1887, più facile da imparare, fu poi la ragione determinante del
declino del Volapuk; si stima che oggi ci siano 30 parlanti di Volapuk nel mondo
(esperantisti che hanno esteso il proprio interesse alle lingue artificiali).
Con altri 89 soci, tra i quali ricordiamo Cavalchini Garofoli, Pincetti, Edoardo Zavattari sr, Sanquirico, Romagnolo,
Sovera e Pedenovi, fondò la Società Tortonese di Ginnastica, Scherma e Tiro a
Segno Nazionale. In rappresentanza della suddetta società, Camillo Barrett
fece parte del Pellegrinaggio nazionale svoltosi a Livorno, di cui è rimasta una foto che lo riprende come alfiere.
A lui fu dedicato l’ultimo e più moderno trattato scritto in Italia sul duello, di Angelo Coelli, nel 1904.
La dedica cita “Al cavalier Camillo Barrett, fratello d’armi, amico carissimo”. A pag. 44 di questo libro si parla del
duello mortale Felice Cavallotti – Ferruccio Macola, accaduto a Villa Cellere, presso Roma,
il 6 marzo 1898; nel testo, si fa riferimento alla presenza di un testimone, di cui non viene svelato il nome,
ma la cui descrizione lascia presupporre che si tratti di Camillo Barrett.
Camillo Barrett si dedicò a sviluppare il programma di azione dell’associazione “L’Aurora”
(con sede a Voghera, costituita nel 1868) con scopi umanitari, democratici
e patriottici, a testimonianza del fatto che la sua matrice garibaldina non lo aveva
mai abbandonato.
Un articolo apparso sulla stampa locale, 1925, a un anno dalla sua scomparsa, cita testualmente:
“seppe farsi apprezzare in tutte le manifestazioni delle molteplici sue attività, dando sempre la sensazione della migliore rettitudine e della onestà più provata “. Inoltre, “visse appartatissimo, specie negli ultimi anni, dopo aver speso i migliori per il commercio e
l’industria prima, per l’agricoltura più tardi, per la Patria sempre e per la sua città”.
E' doveroso un ringraziamento al Maestro Armando Bergaglio, per aver reso disponibile, con sincero amore per la storia e per il sapere, gran parte del materiale fotografico inerente l'attività imprenditoriale di Barrett.